LETTURA 3'
ITA: Settembre: per molti rappresenta l’inizio del “nuovo anno”, per altri il mese del triste ritorno alla realtà. I giorni hanno meno ore di luce, il sole sorge più tardi. Molti di noi stanno studiando per gli esami, altri dovranno iniziare la scuola a breve. Così finiscono le ferie e si è ritornati nelle città, lasciate sole e vuote alla calura estiva. Per altri ancora Settembre rappresenta un mese romantico: il colore della natura sta cambiando e piccole punte di un giallo caldo stanno iniziando a spuntare sulle colline. Primi venti freschi e prime piogge che cambiano l’aria, la raffreddano, le portano via man mano il tepore estivo. Per me Settembre è diventato un mese senza catalogazione: quando frequentavo la scuola era il tempo del ritorno alla scuola, dei giorni passati in classe, dei compiti a casa. Dal giorno dopo in cui compravi il diario e cominciavi a riempirlo di pensieri e scritte, ti piombava addosso quella tipica incredulità: è davvero finita l’estate? Oggi lo sento il mese di transizione: fa ancora caldo, le giornate belle ancora ci sono, lo sento ancora legato all’estate ma fa pregustare già l’autunno. Si spegne tutto, e troppo velocemente. Dovrebbero esserci periodi più lunghi da dedicare alla transizione: solo così il cambiamento potrebbe essere indolore per noi nostalgici. Una lenta transizione da applicare al tempo, ai ricordi, alla vita. Vi lascio con in mente una canzone mentre sto ascoltando il vento che scuote le foglie sugli alberi fuori alla mia finestra, mentre qualche finestra sta sbattendo segno che quel vento vuole entrare a forza e ricordarmi ancora una volta che l’estate è finita.
Tornerà un altro inverno
cadranno mille petali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e forse un’altra estate tornerà
[ Odio l’estate – Bruno Martino, 1960]
ENG: September: for many people it represents beginning of a “new year”, for others, the month of a sad return to reality. The days have fewer hours of daylight, the sun rises later. Many of us are studying for exams, others will have to start school soon. So holidays ending and you are came back in our towns, left alone and empty to summer heat. For still others, September is a romantic month: the color of nature is changing and small bits of hot yellow is already starting to spring up on hills. First fresh wind and first rains are changing the air, they are cooling down it, they are taking away summer warmth. For me, September has become a month without position: when I attended high school it was return to school time, of days spent in class, of homework. From the day when you bought the school diary and you started to fill it with thoughts and writings, you landed on typical disbelief: Is it really over the summer? Today I feel this month as a transition one: it’s still hot, still her good days, it still feel bound to summer but already a foretaste of autumn. Everything is shut down, too fast. There should be longer periods of time to devote to transition: the only way to feel the change painless for us nostalgic. A slow transition to apply to time, memories and life. I leave you with a song up in my mind, while I’m listening to wind shaking leaves on trees outside my window. Some window is slamming, sign thaht wind want to enter by force and remember me once again that summer is over.
Tornerà un altro inverno
cadranno mille petali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e forse un’altra estate tornerà
[ Odio l’estate – Bruno Martino, 1960]
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