Algoritmo di Instagram: tra rivoluzioni, pensieri e meccaniche varie dello strumento più amato/odiato del social delle foto
Qualche post fa avete letto della mia esperienza con lo split ender, l’apparecchio professionale che rimuove le doppie punte senza tagliare i capelli, ed il post ha riscontrato molto successo. E’ una bella novità e nei saloni di parrucchieri, alle fiere dell’estetica ed in giro ne sto sentendo spesso parlare. Sarebbe meglio sapere quando tagliare i capelli e conoscere il periodo migliore e tutti gli accorgimenti che ci suggeriscono quando è ora di tagliare i capelli, come suggerito da Garnier nel suo magazine Beauty, ma se possiamo ricorrere allo split ender per rendere meno drastica la separazione dai nostri capelli lunghi, questo ci rincuora un po’.
Sapete anche che dopo ogni post pubblicato sul blog seguono condivisioni sui principali social, così, dopo Facebook e Twitter, ho condiviso questa foto su Instagram…
Sono passate quasi due settimane ed ho notato una cosa interessante e nuova per me: l’algoritmo di Instagram ha colpito anche il mio feed, le mie foto, ed ha fatto schizzare la foto dove sono riflessa allo specchio con lo split ender a più di 1600 likes, e ne sto continuando a ricevere. Una cosa mai vista in 3 anni di attività su Instagram dove le mie foto ricevono in media 300 likes. All’inizio ho pensato ad un bug…
Algoritmo di instagram: ma esattamente come funzioni?
A partire da marzo del 2016 sono cambiate un bel po’ di cose: non solo il logo di Instagram molto più simile ad una lavatrice che ad una macchina fotografica istantanea; con il passare del tempo le innovazioni si sono fatte sempre più frequenti. Nella home invece di apparire i post secondo l’ordine cronologico, hanno iniziato ad apparire per ordine di gradimento. Un ordine nuovo dato dal grado di relazione che intercorre tra gli utenti, in modo che il social venga sempre più sentito come una naturale estensione della vita reale.
Questo ha voluto dire che non solo che le foto che pubblichi devono piacere a chi ti segue, ma che studiare gli orari di attività sul social degli altri utenti per intercettare naturalmente i loro likes è diventato superfluo. E non in ultimo, che più seguaci hai, più likes ricevi, più Instagram comprende che su di te ci può investire, più mostra il post ai tuoi seguaci. Utile per chi ha già tanti followers e tanti likes…ma chi ha poco seguito è stato penalizzato? Certo che sì. Io ho registrato cali di likes di almeno 30%, ma ad Instagram non importa perché è il fratello sempre più somigliante del più dittatoriale Facebook. Tant’è che il proprietario è lo stesso.
Cali di likes, cali di followers, calo di interesse delle persone a pubblicare le loro foto che non vengono gradite più come prima. Tutto a causa di questo strano algoritmo di Instagram che da un lato dà e dall’altro toglie.
Instagram Stories: un pezzetto di vita in 17 secondi
Anche Instagram Stories ha subìto modifiche: dopo l’associazione in-app (senza uscire dall’app né installare nuove estensioni) del tool Boomerang per rendere le nostre Stories più accattivanti e simpatiche, ci sono state anche l’aumento del tempo di registrazione del breve video (da 10 a 17 secondi) e la possibilità di mandare il video o la foto registrati a singoli utenti.
L’algoritmo di Instagram è ovviamente presente anche qui sconvolgendo la modalità per cui le Stories vengono visualizzate nella home degli utenti. Vengono visualizzate per prima le Stories di quegli utenti con cui interagiamo spesso. Ma che novità!
Io vedo sempre le Stories di Pinco Pallino perché Pinco Pallino è simpatico/bello/utile, l’algoritmo di Instagram se ne accorge e me le mostra sempre per prime. Una sorta di cane che si morde la coda.
Lo sapevate che ad esempio le mie Stories finiscono anche nei feed di utenti che non mi seguono su Instagram? Evidentemente l’algoritmo inserisce le Stories tra i contenuti popolari proprio come fa con le foto.
Presto sarà disponibile anche in Italia (al momento solo per gli USA) la funzione link all’interno delle Stories con un semplice swipe verso l’alto. In questo modo ci sarà molto più supporto per bloggers e brand che vogliono utilizzare Instagram per dirottare i followers sui propri siti.
L’algoritmo di Instagram toccherà anche i commenti?
C’è stato anche il caso di qualche utente che ha notato un cambiamento anche dei commenti sotto le foto: risultano mescolati, un po’ come fanno YouTube e Facebook che mettono in evidenza i commenti con più numero di likes ricevuti. Che Instagram stia cercando anche di mettere mano ai commenti? Speriamo di no: se dovesse accadere diventerà difficilissimo rispondere ed interagire con i propri followers, la cosa che secondo me più ha permesso ad Instagram di diventare popolare tra i bloggers ed influencer, o almeno quelli che fanno bene il proprio lavoro.
Dirette di Instagram: come quando e perché
Tantissime le novità del rinnovato (e stakanovista Social network), tra cui le Dirette. Gli aggiornamenti stanno già facendo il giro del mondo con la nuova release. Accanto all’icona dell’aeroplanino di carta che ci consente di inviare testo, foto e video temporanei, è apparsa anche la scritta Live. La durata massima della diretta sarà di un’ora e la funzione dei commenti può essere disabilitata. La differenza con le dirette di Facebook sarà che le dirette di Instagram non potranno essere né salvate nè riviste…bisognerà gustarle solo e soltanto live!
La funzione Shop Now presto disponibile
Presto su Instagram si potranno direttamente comprare i prodotti visti nelle foto con un semplice tocco. Con la funzione Shop Now (al momento in fase beta) Instagram diventerà un social utilissimo e completo, al pari di Facebook.
Per concludere…
Vorrei concludere questo post tecnico ma spero utile alla maggior parte di voi Igers, con una castroneria che ebbi il coraggio di dire al mio esame di Applicazioni Informatiche del mio corso di Laurea in Lettere Moderne: alla domanda del professore “che cos’è un algoritmo?” io risposi “è un procedimento che risolve problemi!“. Ovviamente lui mi disse che sarebbe stato proprio bello così…. e mi diede un voto bassissimo!
Beh qui invece di risolverli, i problemi sembra crearli…ma alla fine ci abitueremo anche a questo e non ne parleremo più così contrariati. O sbaglio?