Quest’anno in vacanza ci vado prima di tutti.
Poso per 4 giorni i libri di studio, accantono l’antropologia culturale e la geografia storica e cartine geografiche dell’Italia per 90 ore, mi metto in macchina e me ne vado nel profondo sud dello stivale, in un resort sulla punta del tacco dove ho lasciato “anema e core”.
Ma sono ancora qui a fare la valigia, a depennare dalla lista cosa portare, a spuntare man mano che inserisco nel mio bagaglio vestiti, accessori, cose utili e mentre spunto, aggiungo anche altre cose che invece ho dimenticato di scrivere sulla lista. Di questo passo non finirò mai!
E infatti la valigia si sta riempiendo a dismisura. Ma come si fa ad far andare così tante cose in un così piccolo spazio?
Stavolta mi porto anche il phon! Devo stare attenta a non fare come lo scorso anno: il resort ha guadagnato un nuovo carica-cellulare Apple perché la smemorata qui presente ha staccato il filo e non lo spinotto dalla presa…eh! Ancora ci penso!
Se per l’abbigliamento non riesco ad essere minimal e portare solo l’essenziale (perché dai, stiamo entrando nell’estate, sono 9 mesi che voglio sfoggiare di nuovo i vestiti estivi!) al mio portafoglio pesante e ingombrante ho sostituito Nexi, una tra le carte di credito più accettate in Italia perché collegate al circuito Visa o Mastercard, con tecnologia Contactless che mi permette di pagare in 2 secondi ovunque senza utilizzare il PIN che puntualmente dimentico sempre anche quello, e senza andare a prelevare allo sportello.
Così stavolta, al resort, dovrò solo ricordarmi di non lasciare ancora il carica-batterie!