Alla serata di premiazione dei Fashion Film del Roma Web Fest: quando si viene invitati solo per fare numero. Il racconto di una delusione.
Quest’anno, dopo diverse edizioni a cui non ho potuto partecipare, sono riuscita ad andare al Roma Web Fest, una kermesse di più giorni che premia le web series più promettenti nella splendida cornice del MAXXI a Roma.
Ho ricevuto un’email di invito alla serata di sabato 3 Ottobre 2016 in cui avrebbero premiato i Fashion Film con protagonisti diversi fashion bloggers della scena web italiana. Dopo aver confermato la mia partecipazione diverse settimane in anticipo, le mail da parte degli organizzatori non mancano: sono invitata a presentarmi alle 16:30 presso il MAXXI in modo da organizzare interviste, Photo call e il red carpet delle ore 17.00; mi viene richiesta anche la mail del mio accompagnatore in modo da non lasciare nulla al caso. La kermesse promette molto entusiasmo, non c’è dubbio!
Faccio il biglietto e mi trovo a Roma un paio di ore prima dell’appuntamento prestabilito. Alle 16:40 entro al MAXXI che ero ansiosa di visitare da diversi anni. Molte persone vanno e vengono dai diversi desk informazioni e mi trovo già un po’ spaesata. Ma niente paura, c’è un’amica blogger giunta anche lei per la premiazione che mi sa dire a quale desk ritirare il mio accredito.
Dopo aver ritirato il pass Roma Web Fest per me e mia sorella che mi aveva accompagnato, le ragazze del desk mi informano che in quel momento c’erano un po’ di interviste in una sala ad alcuni esponenti televisivi, come Selvaggia Lucarelli; inizio a chiedermi però cosa fare, dove andare, chi incontrare… Sono qui per un motivo? Quelle famose interviste? Quel famoso photo call?
Leggermente spaesata poiché non avessi ricevuto nessuna accoglienza da parte degli organizzatori che al tempo si erano dimostrati così precisi nelle mail di invito, torno al desk e chiedo se fosse possibile dare un’occhiata al programma del pomeriggio. Oh! Ecco che leggo “momento fashion blogger” – ore 17 – sala 2. Mi reco in sala 2 ma del famoso momento – supponevo – di accoglienza ai bloggers ancora nessun’ombra. In sala infatti c’erano ancora le proiezioni di alcune web series premiate nei diversi giorni del Roma Web Fest. Data la passione mia e di mia sorella al film making non ne disdegniamo la visione. Ma quel “momento fashion blogger” dove è finito?
Poco dopo quelle proiezioni iniziano ad entrare in sala alcuni ragazzi che ricevono pacchettini, si prestano ad un piccolo photo call ed escono alla stessa velocità con cui sono entrati; ah! quindi quelle che stanno consegnando i gift devono per forza essere le referenti della serata! – penso. Mi avvicino loro dicendo che ero una delle blogger invitate che però, pur essendo giunta in perfetto orario, non aveva ricevuto nessun tipo di accoglienza, ma che voleva almeno sapere il da farsi.
Badate: io non mi aspettavo nessun un riconoscimento da parte di fotografi e giornalisti in lotta tra loro per la mia attenzione, ma, perlomeno quando si viene invitati ufficialmente ad un evento mi aspetto appunto una seppur minima accoglienza in modo da non vagare in attesa del nulla. Ad ogni evento di questo tipo c’è un referente con il preciso compito di riconoscere ed accogliere gli invitati, non lo sapete?
Mi viene risposto che si è in ritardo sulla tabella di marcia, che le cose si sono accavallate, mi viene chiesto scusa ma, sai, quando ci sono tanti eventi insieme è difficile stare dietro a tutto. Ah si? E lo sapete che per chi – come me – viaggia, gli orari e la puntualità invece sono tutto??
E lo sapete che per chi viaggia, gli orari e la puntualità sono tutto??
Ma ecco arrivare in blocco gli altri bloggers, anche quelli che hanno partecipato come attori nei fashion films. Il photo call in sala 2 si fa confuso, affollato. Loro sono entrati in blocco, quindi c’era qualcuno che li ha accolti – suppongo. La scaletta è tremendamente in ritardo. Dopo foto, saluti e l’inizio di una nuova proiezione, una delle organizzatrici con cui avevo parlato sparisce, nonostante mi avesse chiesto nome e cognome per esplicitare al telefono con chi di dovere il mio leggero malcontento.
In piccoli blocchi gli altri fashion bloggers abbandonano quella sala per recarsi al piano inferiore, dove avrebbe dovuto svolgersi la premiazione vera e propria. Lo sapevo perché l’avevo letto sul famoso programma qualche minuto prima al desk informazioni. Anche l’organizzatrice con cui avevo parlato rientra ma non torna da me. Con chi avrà parlato a telefono, e, soprattutto, di cosa? BOH!
Indispettita e delusa da questa organizzazione che fa acqua da tutte le parti, decido di andarmene. Non solo ho viaggiato, ho pagato di tasca mia lo spostamento, non solo mi sono fatta mezza Roma nei mezzi di corsa per giungere in orario all’evento, non solo ho rinunciato ad altri eventi sicuramente più vicini per poter godermi finalmente il Roma Web fest a cui troppe volte avevo rinunciato, ma attendi qua, scusa là, sono stata brutalmente ignorata.
E allora sapete cosa vi dico, cara organizzazione assente? Che non si invita la gente per fare numero, che non si sparisce di punto e in bianco quando si chiedono spiegazioni, che se ci sono 20 bloggers soddisfatti del loro regalino ed 1 che invece è incavolata, voi avreste dovuto impegnarvi su quell’unica blogger incavolata. Perché è il vostro lavoro organizzare e, se lo fate, dovete farlo bene.
Quindi gioite della perfetta riuscita della serata (per qualcuno lo sarà anche stato) inviandone l’entusiastico resoconto agli iscritti alla mailing list, raccontando dei top influencer intervenuti e famosi fashion bloggers giunti a Roma; per me la serata è stata una grande delusione ed una grande perdita di tempo. Sono le persone che fanno gli eventi ma non ci sto ad essere considerata soltanto un numero.