Artigianato e Palazzo 2016: il coraggio dell’handmade

22 Maggio 2016

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Artigianato e Palazzo 2016: l’evento che mostra l’artigianato italiano nella splendida cornice di Giardino Corsini a Firenze.

Anche a Maggio 2016, per il secondo anno di fila, ho partecipato come blogger ufficiale ad una delle fiere dell’artigianato più attese del panorama fiorentino: Artigianato e Palazzo. La fiera è immersa nel Giardino di Villa Corsini in viale Fratelli Rosselli, tutt’ora residenza della principessa Giorgiana Corsini e di suo marito. Ricordate il post dello scorso anno? Quest’anno c’erano nuovi artigiani under 35 che hanno vinto le selezioni ed hanno esposto gratuitamente le loro opere nel padiglione Blogs&Crafts. Compito di noi bloggers (10 in tutto, esperti di lifestyle, moda, artigianato e viaggi) quello di documentare le incredibili maestrie esposte in mostra.

Accolti da un clima non proprio primaverile, nei miei due giorni di mostra ho scattato, intervistato e filmato i giovani artigiani, ed ogni volta mi stupisco e mi compiaccio che quando sono le passioni a mettere in moto il cuore nessun ingranaggio si può bloccare. Me ne hanno dato sempre conferma l’accoramento con cui i ragazzi di Artigianato e Palazzo mi mostravano il loro lavoro e il bagliore nei loro occhi vivaci e fieri.

In due anni di bottega, il liutaio Tommaso Pedani (Firenze) ha imparato tutto ciò che doveva sapere per costruire gli archi. E’ partito da una sua passione, senza passare per l’incoraggiamento di una professione già avviata in famiglia, solo perché amava la musica. Spesso chi fa musica vuole il meglio dai suoi strumenti tanto che decide di costruirseli da sé. Come si vende un violino? – ho chiesto a Tommaso. Lui mi ha detto che la messa in commercio è difficile ma non impossibile, spesso perché i musicisti sono sempre in cerca di nuovi strumenti, vogliono affidarsi all’artigianato ed amano conoscere dal vivo chi realizzerà poi la loro chiave per far musica.

Quando ho fatto visita allo stand di Olivia Monteforte (Pesaro), creatrice di scarpe, era stata da poco “assalita” da una scolaresca in visita alla mostra. Ho aspettato il mio turno ma nel frattempo ho filmato i suoi racconti ai ragazzini. Le ho chiesto come mai avesse iniziato a realizzare scarpe ed Olivia mi ha risposto in maniera del tutto inaspettata: Le scarpe che portavo mi facevano male ai piedi, così ho pensato di crearmele da sola!

Evviva, ho pensato, un’altra ragazza con il mio stesso problema! Olivia ha imparato presso le botteghe a realizzare scarpe, dando spazio prima alle teoria e poi alla pratica; cercando di apprendere dai lavoratori più esperti del laboratorio come si creasse un buon paio di scarpe. Ora Olivia utilizza pelle di pesce lupo, piume, glitters e pellami pregiati per realizzare le sue morbidissime scarpe che, a detta dei suoi clienti, non si rovinano mai!

Dolce e timida, Elisa Cattani (Sassuolo) realizza complementi d’arredo e minuti bijoux in ceramica. Prende spunto dalla natura, anzi, il termine giusto sarebbe prende le forme della natura perché Elisa crea dei calchi in gesso della frutta e ne realizza lo stampo perfetto. Dopo la cottura della ceramica ricopre il tutto con un lucidissimo smalto monocromo per piccoli oggetti perfettamente somiglianti alla realtà.

Praticamente risucchiata dal colore, mi avvicino allo stand di InLabo Design (Genova) che racchiude le creazioni di Alessandra e Davide: dei papillon in legno, delle borse in pelle che diventano zainetti in pochi secondi (le BoomBag) e delle nappe coloratissime in sughero da applicare su ogni scarpa con i lacci (NappyNess). L’entusiasmo di questi due ragazzi mi ha subito travolto e sono stata felice di fare da sponsor portando anche io le loro nappe sulle sneakers!

Forme sinuose e legno di noce per le fòrcole del Forcolaio Matto Piero Dri (Venezia). La fòrcola è un sostegno in legno per i remi delle imbarcazioni lagunari. Piero mi racconta di come, attraverso i secoli, il mestiere del forcolaio si è discostato pian piano dal costruttore di barche. Ci vuole maestria e studio delle manovre per creare una buona fòrcola – dice Piero – la si deve adeguare allo stile e alla grandezza della barca. Questi pilastri di legno diventano flessuosi per consentire di poggiare il remo, di spostarlo ed ancorarlo alla barca, diventano aggraziati ed eleganti poi per donare bellezza ad ogni componente dell’imbarcazione.

Una foto pubblicata da Fashion Blog di Donatella (@lostilediartemide) in data: 18 Mag 2016 alle ore 02:28 PDT

Procedendo nel mio viaggio tra i giovani artigiani, mi avvicino ad un grande pannello di vetro dove, tra le sottili linee dell’azzurro e del verde che si fondono con le trasparenze del vetro, si riescono a scorgere i profili di due amanti, nella stasi prima di un bacio. Luca Turelli dello studio Turelli (Pisa) crea pannelli di vetro decorativi che vanno a decorare separé, porte, finestre e tavoli restituendo, grazie alle decorazioni, l’eterea leggerezza propria di un materiale come il vetro, magico nei suoi bagliori ed ipnotico nei suoi colori.

Una foto pubblicata da Fashion Blog di Donatella (@lostilediartemide) in data: 16 Mag 2016 alle ore 13:04 PDT

Potevo non innamorarmi delle creazioni di Lora Nikolova (Milano)? I suoi bijoux realizzati con perline e fili di nylon ricordano subito, come mi ha detto anche lei, le linee surrealiste di Joan Mirò. In realtà, mi confida Lora, lei si fa dettare dal suo personale gusto, intrecciando nel vero senso del termine punti ed intersezioni con perline plastiche e coloratissime forme. Il risultato ha attirato l’attenzione di tante riviste di moda italiane che le hanno dedicato spazio inserendo le sue creazioni nel panorama dei bijoux più creativi. Ho provato le collane di Lora e mi hanno stupito per la stravaganza e per la loro leggerezza. Lora mi rivela che ama abbinare le sue collane sia a vestiti semplici come il classico tubino, sia a nuances e fantasie decise per un risultato decisamente esplosivo, non trovate?

Anche la Campania in mostra ad Artigianato e palazzo con Dino Capuano (Castel San Giorgio) con il brand Insettoamaro. La deformazione professionale mi ha spinto a vedere in questo nome la figura retorica della sinestesia perché l’insetto è una cosa distante dalla sfera sensoriale dell’amarezza. Dino realizza borse per uomo e per donna, accostando la pelle ad altri materiali, che si sposano perfettamente negli zainetti e nelle borse uomo/donna ma che spesso non sono espressamente legati alla produzione di questo tipo di accessori. Lo zainetto che vedete in foto è realizzato con pelle e canapone, un materiale che si utilizza nella tappezzeria. Dino dimostra di saper riutilizzare i materiali propri dell’artigianato e di fonderli con gusto e occhio attenti ai nuovi trend della moda.

Attraversiamo il Tirreno e giungiamo in Sardegna con le creazioni d’ispirazione marina di Arianna Leoni (Luras – Olbia Tempio). Complementi d’arredo, abat jour e svuotatasche che riprendono le forme spinose eppur così affascinanti del mondo acquatico, soprattutto dei ricci di mare, qui in tutte le grandezze e colori. Gli smalti colorati e la sapiente lavorazione della ceramica rendono un bellissimo omaggio alla fauna acquatica del fondale basso di un mare cristallino e pacifico come quello della Costa Smeralda.

Per finire, l’ultima artigiana a cui ho fatto visita è stata Aurora Pettinari York (Londra) artigiana che vive in Inghilterra da diversi anni. Aurora è fisicamente e caratterialmente affine a ciò che crea: piccola e sottile, crea decorazioni a ricamo con i fili d’oro e d’argento con la tecnica medievale dell’Opus Anglicanum. E non solo, Aurora è abile maestra dello Stumpwork, il ricamo tridimensionale molto diffuso in Inghilterra nel XVII secolo che purtroppo sta scomparendo. Il risultato è qualcosa di prezioso seppur minuto: dalle foto potete vedere diversi quadretti dal gusto delicatissimo.

In questa foto tutti noi bloggers insieme a Neri Torrigiani, ideatore di Artigianato e Palazzo, e la principessa Giorgiana Corsini, ospite del Giardino Corsini.

PH Credits: Viva Toscana

Fortunatamente quest’anno, rispetto allo scorso anno, ho aggiunto un nuovo social a quelli già affermati (Snapchat vi dice niente?), che mi ha permesso di filmare le mie due giornate con l’iPhone! Il mio piccolo video/reportage su Youtube!