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Questo post sarà un tantino polemico, vi avviso, ma non ho potuto fare a meno di restare un un po’ amareggiata riguardo la fiera del beauty, wellness&hair tenutasi nello scorso weekend a Napoli: la Fiera Aestetica 2015 giunta alla sua XIX edizione.
Il termine sòla denota qualcosa che ci ha sòlato, fregato, qualcosa non all’altezza delle aspettative ed è così che ho trovato la fiera Aestetica sabato 7 novembre, il giorno in cui sono andata a visitarla. Posso dire che già all’ingresso ho trovato delle cose che non andavano, come i famosissimi “bagherini” a due passi dalla biglietteria ufficiale che rivendevano sottobanco i biglietti per la fiera: con aria e atteggiamenti invadenti, fermavano ogni persona che si stava avvicinando all’ingresso della Mostra d’Oltremare (il polo fieristico dove si è svolta Aestetica) proponendo i biglietti spacciati per metà prezzo ed invece venduti a 10€ (in prevendita online i biglietti d’ingresso si sono venduti a 7 euro mentre alle biglietterie in loco costavano 16€). La prima sòla senza controllo, poi dite che siamo al Sud…
La fiera aveva una disposizione su 4 padiglioni divisi in benessere, capelli, unghie e make-up, con percorso lineare, obbligatorio e continuativo. Scopo della fiera era non solo far conoscere i marchi del beauty ai visitatori, ma proporre dimostrazioni e soprattutto vendere, parola d’ordine che tutti gli stand hanno avuto come mantra principale. Dopo alcune dimostrazioni di massaggi nel primo padiglione, mi sposto al secondo, quello dei capelli e della depilazione sicuramente molto più affollato; ed è qui che sono incappata nella seconda sòla.
Allo stand Ditta De Sanctis Annamaria, vengo avvicinata da un ragazzo addetto alle dimostrazioni che aveva l’intenzione di mostrarmi un dispositivo – a detta di lui – innovativo ed indolore per la depilazione: il dischetto di potassio. Il suo utilizzo è semplice, mi dice: si sceglie la parte da depilare, si passa un guantino con un dischetto e il calore agisce sul bulbo, andando a liberare il pelo e lasciandolo cadere. Gentilmente si offre di mostrarmi come funziona: mi sfrega pochi secondi il braccio e i peli non ci sono più.
Da 80€ che costa in farmacia, è in offerta a 20€ prezzo fiera. Non acquisto ma gli prometto sarei tornata più tardi se fossi stata interessata, ricevendo come reazione un’altro round di convincimento. Più tardi, ho ricordato che la novità di questo metodo è tutt’altro che tale: il dischetto esiste già da circa 40 anni e, confrontandomi con una ragazza che l’aveva acquistato, ho capito che il dischetto non depila come una ceretta, estirpando il pelo dal bulbo, ma taglia come un rasoio! In più il metodo dello sfregamento mi ha bruciato la pelle, e dopo 3 giorni dalla dimostrazione in fiera sul mio braccio ci sono ancora i segni con piccole crosticine.
Proseguo nella mia visita alla fiera, ed arrivo al padiglione delle unghie: mi avvicino subito allo stand Essie, incuriosita dal famoso marchio che non avevo mai ancora provato, e chiedo una dimostrazione all’addetta. La ragazza mi fa accomodare e stende una mano di smalto Essie rosso…solo sull’unghia del mignolo! Poi mi fa capire che la dimostrazione è finita, lasciandomi tutto il giorno con una sola unghia laccata di smalto. In fila per la dimostrazione dopo di me non c’era nessuno, quindi non possiamo dare la colpa al poco tempo a disposizione. Ecco la terza sòla! Certo, molti stand di smalti e gel offrivano dimostrazioni mentre altri vendevano il trattamento, ma tra tutti gli stand non si capiva chi lo offrisse e chi lo vendesse.
Arrivo al padiglione del make-up, penso che finalmente potrò assistere a qualche bella dimostrazione o almeno a qualche prova prodotto innovativa, ed infatti così è stato: allo stand Paola P, famoso brand di make-up semi-professionale, scorgo le poltroncine ed alcuni specchi e la truccatrice si offre di farmi provare qualcosa; scelgo allora i Lip4kiss, delle tinte labbra dalla texture acquosa e leggera che magicamente durano sulle labbra davvero moltissime ore. Dopo averlo steso da sola (alla faccia del “mi godo una prova da mani professioniste“) poco avverto però leggermente le labbra bruciare, esterno il fatto alle due truccatrici che tentano di convincermi che si tratta soltanto dell’acqua che evapora dal prodotto.
Ma certo! L’acqua quando evapora brucia analogamente all’alcol! Non lo sapevate? Il Lip4Kiss è sicuramente un prodotto molto bello e performante, ma le cavolate che hanno voluto propinarmi allo stand proprio non le ho digerite! Ma non è finita qui! La stessa truccatrice dell’acqua evaporante si offre di farmi provare un mascara ed applica il famoso Lash Extender Paola P, un tubetto di fibre da usare per aggiungere lunghezza e volume al proprio mascara. L’effetto è straordinario! Le ciglia dell’occhio risultano subito allungate!
Entusiasta dell’effetto le chiedo se può stendere il Lash Extender anche sull’altro occhio, ma la parsimoniosa make-up artist afferma che non si può, che altrimenti l’occhio si abitua all’effetto, che è meglio lasciarlo così, “così poi te lo devi comprare”(parole sue)! Niente di più falso perché mi sono alzata e me ne sono andata, con una voglia pari a 0 di acquistare qualcosa Paola P. E questa è la mia quarta sòla.
Sull’occhio sinistro il Lash Extender, sulle labbra Lip4Kiss |
Grande attesa allo stand NYX, brand low-cost americano che finalmente è sbarcato in Italia con un negozio fisico (a Milano) e che è arrivato in fiera per la prima volta. Purtroppo molti dei prodotti di punta erano terminati dopo un’ora e mezza dall’apertura della fiera. Altro buco nell’acqua!
Decisa a fare un altro giro, mi unisco a @francescaflaminio e @lallibenedetto, ragazze blogger napoletane con cui passo un piacevole pomeriggio. Ci rechiamo alle talentuose dimostrazioni di body painting dell’Accademia di trucco Liliana Paduano, acquistiamo poi diversi trucchi bio allo stand di Bellezza Naturale Bioprofumeria, e provo per l’ultima volta a richiedere una dimostrazione su di me allo stand di Kryolan, ma le truccatrici hanno fatto finta di non capire cosa volessi e conseguentemente hanno preso ad ignorarmi. Quinta e ultima sòla.
Le mie conclusioni: ero andata alla fiera per avere contatti perché quale blogger di beauty ho visto l’evento un punto di contatto tra le aziende e il mio lavoro, ma non ne ho avuto nemmeno mezzo. Inoltre di innovazioni ne ho viste ben poche. Erano tutti troppo intenti a vendere, vendere e vendere che fermarsi a parlare di possibilità lavorative. Alcuni brand hanno imposto dei prezzi fiera vantaggiosi, mentre altri invece hanno colto l’occasione per fare affari con i prezzi di sempre. Ho notato scortesia, noncuranza e sfacciataggine presso alcuni stand, e sinceramente troppi brand di unghie e smalti.