LETTURA 2'
Una moda senza l’uso di pellicce animali: animal free fashion
Animal free sono detti tutti quei capi di abbigliamento e accessori la cui fabbricazione non include l’utilizzo di parti animali, quali piume, pelle, lana, seta, pelliccia.
Quanto costa la vita di un animale?
Da un sondaggio ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) in collaborazione con LAV (Lega Anti Vivisezione) su 3600 intervistati è emerso che i consumatori di Francia, Italia, Germania, Inghilterra, Olanda e Polonia preferiscono una moda Animal Free.
La causa-effetto è che le alternative sono altrettanto di tendenza: infatti anche alcuni famosi brand hanno deciso di eliminare in tutto o in parte le componenti animali nei loro capi.
Tommy Hilfiger, ad esempio, ha detto in un’intervista “ho il dovere di rispettare l’ambiente e di invitare la gente a usare la pelliccia finta”; come il brand americano, anche quello nostrano Elisabetta Franchi aderisce al progetto animal free e la sua sfilata alla Fashion Week Milanese del 2015 avrà sicuramente lo stesso charme di sempre.
Idem Geox che ha già da tempo aderito allo standard Fur Free così come anche i grandi colossi ASOS, ZARA, Bershka, ESPRIT, COS che ne apporranno la caratteristica etichetta.
Ultima arrivata ad aderire all’iniziativa è Save The Duck che ha sottoscritto il massimo livello del rating etico previsto impegnandosi a non utilizzare nessun materiale di origine animale nelle sue collezioni.
Una moda che rispetta gli animali è anche rispettosa dell’ambiente e dell’uomo:
- SI a Cotone biologico, Viscosa, Poliestere, Acrilico;
- NO a Fibre (anche se non di origine animale) ottenute con trattamenti a base di PHC, Nonilfenolo Etossilato, Formaldeide tossiche anche e soprattutto per chi le indossa
Per conoscere chi aderisce all’iniziativa a promozione di una moda etica e responsabile cliccate sul sito www.animalfree.info e scoprite tutti i brand che appoggiano il programma internazionale che sta cambiando il futuro della moda.
E voi come la pensate sull’animal free fashion?